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San Donato, scrigno di tesori, luogo in cui la bellezza della natura è sposata con lo spirito di Dio, ha premura di esprimere tutta la sua bellezza, di essere vissuto e accolto con grande umiltà e rispetto, accompagnati dalla fede in Dio, nell’obbedienza alla Chiesa.

Sono tante le cose che ogni giorno avvengono in questo luogo benedetto; molte nel Segreto di tanti cuori e altre nello scorrere degli eventi e dei giorni. Si manifestano nella fantasia di Dio che cerca in tutti i modi di raggiungerci e di salvarci.

Ho già detto altrove, che durante il lockdown ho avuto modo di dedicarmi alla ricerca di archivio.

Non sono mancate le sorprese; una di queste è stata il ritrovamento di una foto di don Mario insieme al Servo di Dio fra Daniele Natale durante un incontro avvenuto dentro la nostra chiesa di San Donato; che emozione e che dono queste memorie! Ci aiutano a comprendere meglio quanto sia importante questo luogo e quanta santità l’abbia attraversato.

Tra le cose che voglio ancora ricordare è l’opera costante di tanti volontari che con umiltà e generosità si spendono per la custodia, la vita di questo luogo speciale.
Custodia, vita, sicurezza, bellezza, è tutto ciò che cercano di fare a più livelli fuori e dentro, prima e durante e dopo le celebrazioni.

È trascorso un anno dalla mia lettera rivolta ai Cavalieri di Maria in cui si dava inizio alle attività e agli incontri per lo studio dello Statuto della Confraternita del Roseto Perpetuo di Maria e per favorire il discernimento al fine di giungere ad una scelta personale e ad una valutazione ponderata in vista di un’eventuale aggregazione nella neonata Confraternita.

Un anno in cui chi lo ha desiderato ha potuto, con le parole e coi fatti, dimostrare un amore speciale per San Donato, segno fondamentale necessario per essere aggregarti.

I nostri amici sacerdoti don Gregorio e don Elia stanno bene, ma purtroppo ancora in Africa; fino a quando non saranno aperte le loro frontiere rimaniamo con essi in unione di preghiera nell’attesa di rivederli quanto prima di persona.

Tante altre sono le cose che si potrebbero raccontare su San Donato, ma mi fermo qui, invitando ciascuno di noi ad andare avanti con fiducia tenendo alta la vita nella speranza che il Signore è vivo e vero accanto a noi.

Vi benedico, don Cristian