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Semaforo gialloCarissimi,

ormai siamo sul finire del semaforo giallo, presto arriverà il verde.
Come mai questo semaforo è ancora giallo? Chi ha seguito “i semafori” che si sono susseguiti dal mio primo ad oggi può comprendere più facilmente cosa significhi.
Il “semaforo” nella nostra vita non può essere sempre verde.
Lo desideriamo, lo vogliamo, ma gli intoppi, le difficoltà e le problematiche della comunicazione talvolta rallentano il nostro cammino, anche senza volerlo.
Ecco che cerchiamo tutti di lavorare perché le cose vadano nel senso giusto.

Il ripartire delle varie attività, la presenza di cose e realtà nuove, la scomparsa di altre, comporta uno sforzo di “braccia” che aumenta o diminuisce in base a quanti si trovano a essere impegnati nel servizio.
Più numerosi siamo a servire il Signore in questo posto e meglio è.

Il nostro cammino di cristiani deve essere sotto la Parola di Dio, che guida ed illumina.
La Parola letta ed interpretata nella Chiesa, aiutati dai nostri pastori, i vescovi e tra tutti il papa.
La Parola di Dio ci aiuta a far luce e a purificare i nostri cuori.

Nel Vangelo della seconda domenica del tempo ordinario abbiamo ascoltato Gesù che dice ai primi discepoli, i quali, seguendo le indicazioni del Battista, avevano iniziato a seguirlo, dice loro: Che cercate? Cioè cosa vi spinge a seguirmi? Per quale interesse mi seguite? Cercate favori, onori o cos’altro? Siete spinti da un bisogno, da una necessità? O perché volete avere una relazione personale? Cosa desideri veramente? Dentro quella domanda c’è tutto questo e molto altro.

E i discepoli cosa rispondono? Dove dimori? Cioè come vivi, quale è il “motore” della tua vita? Quali sono i tuoi amori? Cosa riempie la tua vita? Dove ti posso finalmente trovare?

Il segreto della nostra gioia, la strada che rivela il volto di Dio e rivela noi stessi a noi stessi, accade nella relazione personale con il Signore.
Cercare Lui con la consapevolezza che Lui “sa ciò di cui abbiamo bisogno”, come diceva Padre Pio, è il punto cruciale e nodale della nostra vita.
Tutte le altre giuste richieste rientrano in questa relazione tra Padre e figlio.

Buon cammino a tutti

don Cristian Meriggi