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Gruppo di preghiera di Padre Pio

Relazione della riunione del 23 giugno 2017

San Donato è una grande realtà nella Chiesa e in particolare per la Chiesa fiorentina, perché don Mario Boretti ha lavorato bene in tutti i suoi 58 anni di ministero in questa terra benedetta dal Cielo.
E’quindi una grande consolazione prendere coscienza di questa realtà e vedere quanta gente ancora, dopo che don Mario è salito al cielo, sale questa collina in cerca di pace e refrigerio alle sofferenze che la vita non risparmia a nessuno.

E ancora è con orgoglio santo che siamo lieti di appartenere a questo gruppo di Padre Pio, fondato da don Mario, che per tanti anni ci ha guidati e spronati ad amare Gesù e Maria e il Santo Padre Pio, testimoniando questo amore con una vita di preghiera, di dedizione alle anime e con una sofferenza affrontata sull’esempio del santo tanto amato.

Una vita fatta di amore e tanta obbedienza alla Chiesa, ai suoi Vescovi, al Papa, anche nei momenti più difficili della sua lunga vita.
E’ stato un esempio per tutti noi e sprone per continuare il cammino intrapreso da tanto tempo, perché è qui che il Signore tramite la sua Mamma Celeste ci ha chiamati, ed è ancora qui, anche con l’arrivo del nuovo parroco e direttore spirituale del gruppo di preghiera don Cristian Meriggi, che dobbiamo continuare a forgiare i nostri caratteri, per rinsaldare la fede e far comprendere a tutti il grande messaggio di San Donato dove regna sovrana la Padrona, la Vergine Santissima del Rosario e del Roseto perpetuo di Maria.

San Donato, San Giovanni Rotondo, sono due realtà nella Chiesa, dove tante anime che soffrono possono trovare conforto e sostegno nella preghiera, per nascere o rinascere ad una nuova vita, che sia lievito e fermento per questa umanità che sembra presa sempre più nel vortice del materialismo, allontanandosi dai veri valori della vita e dall’amore di Dio che ci ama di un amore infinito.

Quanta preghiera con la venuta di don Cristian: le Crociate di preghiera, la Maratona di preghiera da venerdì 24 febbraio a domenica 26 anche nelle ore notturne senza interruzione, il mese di Maggio anche nelle famiglie della parrocchia, poi la staffetta eucaristica conclusasi con la processione del Corpus Domini.
Ora le sante reliquie di San Pio da Pietrelcina.

Sapevamo che sarebbero venute, perché nel pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo nei giorni 17-18-19 Novembre 2016, durante la visita a Pietrelcina, Padre Marciano, dopo averci mostrato la tomba di fra Modestino e le reliquie di Padre Pio, nel museo li istituito, promise a don Cristian che nel mese di giugno avrebbe portato a San Donato le insigni reliquie di Padre Pio.

Ora venerdì 23, finalmente erano arrivate.
Il clima dell’attesa per questo evento straordinario, aveva creato in tutti noi una certa tensione, specialmente in coloro che si erano impegnati per organizzare al meglio il programma per la visita alle reliquie, che sarebbero rimaste a San Donato fino a domenica, per ripartire dopo la Santa Messa delle ore 8,00.

Per questa occasione anche l’incontro del nostro gruppo era stato anticipato al 23 con la Santa Messa delle ore 21,00.
Il clima dell’attesa era terminato e finalmente la mattina del 23 erano giunte con giubilo e festa di molti che erano venuti anche da lontano, per onorare e lucrare i benefici di queste preziose reliquie che ancora una volta facevano sentire forte la presenza del santo di Pietrelcina a San Donato.

Padre Pio come diceva il nostro compianto don Mario, ha un posto speciale a San Donato, insieme alla cara Mammina d’Oro.
Ricordo una volta in un articolo pubblicato sul settimanale diocesano “Toscana Oggi” era stato scritto: “Padre Pio abita a San Donato a Livizzano”, e ancora: “ E’ davvero incredibile vedere con quanto amore e perseveranza i fedeli partecipano alle celebrazioni…Ad accogliere questa schiera di fedeli è il parroco don Mario Boretti, figlio spirituale di Padre Pio”.

Ancora una volta si ripeteva il miracolo, di una grande affluenza di fedeli, realtà che non deve stupire più di tanto, perché San Donato è veramente un luogo che attrae tante persone con il carico delle loro sofferenze e che qui si sentono accolte e trovano rifugio nell’aiuto chiesto a Padre Pio e alla Cara Mammina d’Oro, la Vergine Maria.

E’ Lei che chiama a raccolta i suoi figli per portarli con amore al suo e nostro Gesù, per lenire le pene della vita e le ferite del peccato, invitandoli a riconciliarsi con il Padre Celeste.
Sta a noi non sciupare questo luogo benedetto dal Cielo, perché davvero è Lei la Padrona che chiama e cura le anime e i corpi, unitamente a Gesù e ai suoi santi come San Pio da Pietrelcina.

Questa sera, per l’occasione speciale, celebra la Santa Messa del gruppo, il vescovo emerito mons. Giovanni Scanavino.
All’inizio ha voluto far risaltare l’importanza di questa giornata, in quanto in concomitanza della Messa di San Pio, si celebra la solennità del Sacro Cuore di Gesù.
Vogliamo dimostrare la nostra riconoscenza al Signore, ha proseguito, perché è sempre pronto a donarci la sua protezione attraverso i suoi santi; in più ci garantisce che anche noi possiamo diventare sempre più santi, capaci di comunicare l’amore che portiamo nel cuore, con la capacità e la forza dei santi.

All’Omelia ha commentato le letture odierne, sottolineando che in esse c’è la sintesi di tutta la Bibbia, in quanto ci dicono che il Signore è tutto l’amore possibile e immaginabile e che questo amore Gesù ce lo ha messo nel cuore nel Battesimo e nella Cresima, quando siamo diventati figli di Dio, affinché potessimo viverlo e comunicarlo iniziando proprio dalle nostre case e famiglie, per poter dire a tutti ecco la mia fede, l’amore che il Signore ci ha donato.

Gesù lo ha detto con il Vangelo, quando ha proclamato con un grido incredibile:”Padre ti rendo lode, Signore del Cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli”.
Ecco, piccoli per diventare grandi come il nostro Padre Pio.

Dice San Giovanni nel Vangelo: Chi ha creduto in lui, ha ricevuto il potere di diventare figlio di Dio e come figli abbiamo dei potenti, meravigliosi protettori che sono i santi.
Abbiamo qui qualche cosa di prezioso, lo abbiamo davanti sull’altare, il guanto che ha coperto le Stimmate di Padre Pio, sono il segno costante del suo amore e della sua partecipazione alla passione del Signore.

Poi il saio, l’abito che ha portato da sempre come segno della sua figliolanza con Dio.
Ecco l’esempio di un amore grande, l’amore che Dio ha messo anche nei nostri cuori e questa è la principale beatitudine della nostra vita sulla terra.
Quando iniziamo a crederci fermamente, ci accorgiamo che non siamo soli, ma ci accompagna tutta la potenza dell’amore di Dio nostro Padre, testimoniato da questi nostri fratelli, i santi.

Quando invece dimentichiamo questo, li sta il nostro peccato.
Pensiamo alla solennità del Sacro Cuore che conclude tutta una serie di feste liturgiche: La Pentecoste, la Santissima Trinità, il Corpus Domini e infine il Sacro Cuore di Gesù.
Quattro solennità per dirci che stiamo vivendo nell’amore di Dio.

Quando andiamo a dormire questo amore rimane sempre intatto e quando la mattina ci svegliamo e abbiamo uno sguardo di fede, ci accorgiamo che il Signore continua a respirare con noi e questo respiro è quello che ci aiuta a superare tutti i sacrifici e le cose inevitabili della vita.

Al termine il vescovo, ha sollecitato tutti i presenti a pregare Padre Pio, affinché interceda presso Dio per la siccità che sta martoriando la nostra terra, che mandi l’acqua necessaria ai raccolti, per le nostre campagne e città.

L’assemblea dei fedeli ha ascoltato in religioso silenzio, presa dal momento memorabile pensando al caro Padre Pio, a quanto ha amato il Signore, la Vergine Santissima, proclamando il vangelo e vivendo il suo ministero, ricevendo tante persone, confessando, celebrando tante sante Messe, dando tutto se stesso per il bene delle anime.

La serata è proseguita con la benedizione a ciascuno con la reliquia del guanto e infine con preghiere e meditazioni fino alle 24.
Sabato mattina dalle 6,00 sono ripresi i turni di preghiera.
Alle 8,00 Padre Marciano ha celebrato la Santa Messa, poi ininterrottamente si sono avvicendati tanti fedeli per turni di preghiera fino alle ore 6,30 di domenica mattina.
Alle 7,30 il saluto alle reliquie e poi alle 8,00 Santa Messa di ringraziamento.
Una folla immensa si è avvicendate durante tutta l’esposizione delle reliquie.

Ad Jesum per Mariam

Direttore spirituale: Don Cristian Meriggi

Capo gruppo e segretario: Marco Simonatti

PS: Il Gruppo di preghiera alla data odierna ha raggiunto il numero di 1954 iscritti, con una presenza alla celebrazione di circa 350/400 fedeli e 240 Sante Comunioni