«E’apparsa la grazia di Dio, apportatrice di salvezza per tutti gli uomini, che ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri mondani e a vivere con sobrietà, giustizia e pietà in questo mondo, nell’attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo».
Dalla lettera di San Paolo Apostolo a Tito (Tt 2, 11-13).
Con il tempo di avvento inizia un nuovo anno Liturgico; tempo che ci prepara a far memoria della venuta del Signore alla fine della storia (nota solo a Dio a dispetto da finti e falsi profeti e movimenti e sette esoteriche che a ogni scatto del calendario vedono i segni della fine del mondo), della sua venuta nella carne nel mistero dell’incarnazione (il Santo Natale) e, infine, della Sua venuta quotidiana in noi, nei nostri cuori, nelle nostre coscienze e nelle molteplici vie di Dio, quelle ordinarie – i sacramenti e la carità – e quelle straordinarie lasciate all’inventiva d’amore di Colui che è Amore.
In questo periodo siamo invitati a mantener viva la speranza, vigilando in un’attesa operosa; il tempo di avvento ci invita a preparare il Santo Natale di Nostro Signore Gesù Cristo nella carne anche con le tradizionali riproduzioni dei presepi… anche a San Donato ne abbiamo uno, molto bello.
Al centro di questo tempo di grazia spicca il mistero dell’incarnazione, che vede Maria Immacolata il “luogo”, “la tenda” che Dio si è scelto per unirsi, in Cristo Gesù, alla nostra umanità in maniera indissolubile.
ll verbo si è fatto carne e viene ad abitare in mezzo a noi.
Il Dio della gloria e il Signore dei Signore si svuota di se, cela la sua mirabile grandezza per diventare un piccolo bimbo.
Così ci rivela la sua fiducia nei nostri confronti.
Si, Lui crede in noi.
Ci insegna, abbandonandosi a noi nella fragilità di un bambino, nella spiazzante semplicità dell’eucarestia, a fidarci di Lui.
L’otto dicembre si festeggia la conservazione di Maria dal peccato d’origine nella sua concezione nel grembo di Sant’Anna.
In questo giorno i Cavalieri di Maria, che hanno confermato la loro fedeltà a questo cammino tracciato da don Mario per San Donato, rinnoveranno la loro consacrazione a Gesù per le mani di Maria.
A Gesù per Maria, a Maria per Gesù.
Una consacrazione che richiama la fondante consacrazione battesimale che ci rende figli nel Figlio.
Giorno importante anche per la presenza di due nuovi cavalieri.
Maria li accompagni coi loro cari nella scoperta del volto di Gesù.
Il 26 dicembre ci sarà la presentazione della rinnovata Voce di San Donato.
Questa rivista è importante perché offre la possibilità a molte persone, vicine e lontane, di rimanere informate ed essere in comunione con noi.
Questo mese è quello che conclude anche l’anno civile, è quindi un tempo in cui siamo invitati, tra le luci ed i colori del Natale, a ringraziare il buon Dio dei doni ricevuti, a chiedere perdono di ciò che ha ferito l’amore in tutte le sue dimensioni (relazione con Dio, con il prossimo, con se stessi, con il bene comune e le altre creature), a fare il punto sulla nostra vita, sull’orientamento che gli stiamo dando, a verificare la reale preziosità, alla luce del Vangelo, delle realtà e dei valori in cui stiamo vivendo quotidianamente.
Il 31 dicembre siamo traghettati da Maria all’anno nuovo.
Si aprirà il mese di gennaio, che inizia con la giornata mondiale per la pace.
Si, il 1 gennaio, festa della Madre di Dio, è il giorno in cui, insieme a lei, preghiamo per Ia pace nel mondo intero, nelle famiglie e nel nostri cuori.
Viviamo questo tempo di grazia con gratitudine e con il pensiero reciproco al Signore.
Dio vi benedica tutti e Santo Natale.
Vostro,
don Cristian Meriggi
In Memoria: Sono accadute tante cose negli ultimi mesi, e tra queste alcune che hanno appesantito e addolorato il nostro cammino.
Son venuti a mancare alcuni amici, ritornando nella casa del Padre.
Tra questi vogliamo ricordare:
Piero Pieraccioli che ci ha lasciati dopo un lento cammino di sofferenza affrontato con tutta la personale dignità e l’avvolgente amore dei suoi cari.
Prega per noi e noi per te, caro Piero.
Inoltre, improvvisamente, un sabato mattina, senza alcun preavviso Danilo Graziani ci ha lasciati.
Un caro collaboratore della parrocchia, membro del CoPae.
Siamo vicini con tanto affetto alla sua famiglia, ai suoi parenti e in particolare alla moglie Lucia e ai figli Matilde e Giovanni.
Una preghiera reciproca per tutti, vivi sulla terra e vivi nel Cielo.
2 risposte a Editoriale: dicembre 2017