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Il Campanile “Scettro della Madonna”

CampanileDon Mario ha scritto nella lapide ai piedi del Campanile:
” Sei arrivato finalmente caro Campanile del mio cuore, ti ho aspettato per 45 anni.
Tu sei lo scettro di Maria la nostra Mammina d’Oro, tu sei alta Torre di Salvezza, Rocca di San Donato.
La Vergine SS. ti dedica alla SS. Trinità.
Le dieci campane suoneranno sempre in onore di Maria.
Tu sei frutto di tanti sacrifici da parte di molte genti e del tuo Parroco.
Don Mario Boretti A.D. 2004″

Il campanile ha la prima parte circolare in pietra e il resto, il fusto esagonale, in mattoni; è costituito da ben tre piani più due celle campanarie, il tutto visitabile.

Il Portone: realizzato dai Fratelli Bianchi di Montelupo è abbellito da otto pannelli a bassorilievo della ditta Stufflesser di Ortisei.

Primo Piano: Affresco di Giorgio D’Amia, in stile trecentesco, raffigurante la Madonna che tiene fra le sue mani, come uno scettro, il campanile di San Donato, nella Gloria dell’incoronazione da parte della SS. Trinità.
Il pavimento in marmi pregiati riproduce la Croce di Gerusalemme con lo stemma dei cavalieri del Santo Sepolcro, col loro motto: “Deus lo vult”.

Secondo Piano: Nicchia con statua lignea raffigurante l’Immacolata e altro affresco di Giorgio D’Amia riproducente una scena conviviale di don Mario con alcuni dei suoi più cari amici.
Il pavimento, bellissimo in marmi colorati riporta una grande stella (orientata con i punti cardinali) con attorno la dicitura di San Bernardo: “Guarda la Stella e invoca Maria”.

Terzo Piano: Altro grande affresco di Giorgio D’Amia che raffigura una S. Messa a San Donato, officiata dal nostro Arcivescovo.
Il pavimento in marmo nero con rappresentato l’Uomo di Vitruvio di Leonardo con sovrapposta la figura del Campanile.

La scala: I tre piani sono collegati da una stupenda scala elicoidale, ornata da una ringhiera in ferro battuto con abbellimenti floreali, opera di Stefano Orlandi.

Prima Cella Campanaria: Vi si accede da un grande lucernario e vi sono alloggiate le tre campane più grandi.
Sui davanzali dei finestroni, per esaltare i magnifici panorami che da qui si possono godere, sono state inserite delle piastrelle in ceramica, con riprodotti luoghi famosi di Toscana e di tutta la Terra con l’indicazione della direzione e della distanza; sul pavimento una grande rosa dei venti in pietre colorate.

Seconda Cella Campanaria: Vi si accede tramite una ripida scaletta a chiocciola che prosegue e può condurre fin sul tetto.
Vi sono alloggiate tutte le altre campane.
Sui tre davanzali delle grandi finestre sono state collocate altrettante soglie in pietra con inciso le costellazioni visibili il 27 giugno a San Donato, al fine di creare un documento inconfutabile che attesti questo giorno, in cui il Campanile è stato inaugurato.

Nel pavimento una lapide riportante il nome di tutte e dieci le campane, con indicata per ciascuna la posizione, il peso, la dimensione e a chi è dedicata.

Sul Tetto: Grande Croce in ferro, con luci al neon azzurre, sormontatnte una sfera d’orata contenente una grande reliquia: un frammento della vera Croce di Cristo.

4 risposte a Il Campanile di San Donato a Livizzano